mercoledì 23 aprile 2014

Incastro grande con forma semplice

Oggi, rientrati a scuola, in una giornata a singhiozzo tra le vacanze, ad aspettarci c’era un compito importante: consegnare ai bambini il perché della festa del 25 aprile.
È così che in classe è tornata Lia Levi, la stessa scrittrice che ci aveva portato dentro il mondo di Daniel, il bambino ebreo messo in salvo con la sua mamma dalla Portinaia Apollonia.
È bastato il nome – Lia Levi – ed è stato come avere in mano un facilitatore. I bambini la riportano subito alla memoria: chi è, la sua nazionalità, quale storia ci ha raccontato, il contesto storico. 
Inizia una nuova lettura. Come sempre i bambini si lasciano accompagnare, dal tono, dal ritmo, dal contenuto. Tutti attenti. Non sfugge una parola.
 Si tratta di un libro per bambini davvero piccoli: “Il pappagallo francese”. Con Franci, questo è il nome del Pappagallo, tutti noi ci fermiamo sul significato di Libertà. 
Segue una piccola domanda e il gioco è fatto.
Ricordate in che occasione abbiamo già incontrato persone che non erano libere?
Seconda guerra mondiale. Ebrei. Tutti quelli che la pensavano diversamente. Quelli che avevano un’altra religione. Gli zingari. Quelli che aiutavano.
In che senso non erano libere?
Non potevano lavorare. Non potevano andare a scuola. Non potevano stare con gli altri. Li chiudevano nelle prigioni più brutte. Si dovevano nascondere. Molti sono morti.  
Incredibile quante informazioni sono rimaste.
Così, sedute nelle sedie alla loro altezza, torniamo alla seconda guerra mondiale, stimoliamo ancora la memoria e restituiamo forma alle informazioni. 
Poi aggiungiamo un nuovo pezzo alla storia. L’occupazione tedesca. L’Italia divisa in due. Raccontiamo che qualcosa a un certo punto è cambiato. Tante persone, donne, uomini, giovani e vecchi, operai, maestri, professori, scrittori, preti… , hanno deciso di unirsi per riconquistare la libertà. I partigiani. La resistenza. La liberazione con gli Alleati americani e inglesi.
E ci siamo fermate solo quando abbiamo potuto dire che, grazie a tutto questo, in Italia è stato scritto un documento molto importante, il più importante. Una legge che si chiama COSTITUZIONE dove è scritto che tutti gli uomini sono uguali senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di idee… 
Una legge che ha bisogno del nostro impegno.

Un piccolo libro, qualche sollecitazione mirata, il racconto. Un’ora, poco più.
Abbiamo scelto di mettere sul tavolo un altro pezzo, incastro grande con forma semplice, sapendo che, con il tempo, troverà il modo di ricongiungersi in modo naturale con altri pezzi perché i bambini possano vedere l’immagine tutta intera.
Solo dopo, proporremo pezzi più piccoli, forme più definite, e impareremo a osservare nuovi particolari.

Di seguito la filastrocca autoprodotta che domani mattina guiderà il recupero dei contenuti affrontati oggi:




Come Franci, il pappagallo,
ogni uomo vuol volare
e non cambia per la pelle,
la religione o il suo pensare.
Libertà è proprio questo
scegliere ciò che più ti piace
poter andare e ritornare
dire la tua e sentirti in pace.
Ma una cosa tieni a mente:
ogni passo dentro il mondo
deve esser delicato
Ogni altro come te
vuole esser rispettato.

(Maestra Enrica)




1 commento:

  1. "ogni passo dentro il mondo..." ecco la sintesi adatta, per chi vuole far sentire la sua voce e dare spazio a quel bisogno di libertà incommensurabile, di ognuno e di tutti nella forma giusta quella adatta a tutti, nessuno escluso. "è necessario affinare l'udito" perché certi momenti possano essere indimenticabili. Un buon percorso, quello giusto... w la libertà!

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