martedì 7 ottobre 2014

Sport contro la violenza sulle donne: la scuola risponde


Questo pomeriggio, alle ore 18.00, prende avvio in città (Caserma Trieste) la seconda edizione della "Settimana dello Sport contro la violenza sulle donne", organizzata dall'Associazione "Io non ho paura", alla quale sono stati invitati a partecipare anche alunni e insegnanti delle scuole cittadine (Circolare nr. 14 del 20/09/2014).
Con la classe, dedicheremo all'evento l'intera mattinata di sabato 11 ottobre, partecipando a quelle attività che, opportunamente selezionate, possano iniziare a far riflettere i bambini sull'importanza dello sport per costruire relazioni significative e acquisire la cultura del rispetto delle regole e dell'altro da sè, a prescindere da genere, condizione sociale e provenienza etnica.
In particolare, visiteremo la mostra "Unchildren" (con opportuna selezione delle tavole adeguate all'età dei bambini), allestita presso il Teatro Electra, e parteciperemo alle attività programmate con l'iniziativa "Sport in piazza", curiosando tra le varie discipline sportive presentate, ma anche svolgendo all'aperto alcuni giochi autogestiti.

Colgo l'occasione per segnalare alle famiglie e ai colleghi alcuni significativi eventi, molti dei quali affrontano il terribile problema della violenza assistita (forma di violenza intrafamiliare che consiste nel far "assistere" un minore a scene di aggressività o violenza verbale o fisica tra persone che costituiscono per lui un punto di riferimento):

Mercoledì 8 ottobre, Teatro Electra
Ore 16.30: Inaugurazione Mostre: Anarkikka e Unchildren
Ore 17.30: Presentazione del Corto "L'amore impossibile" di Christian Castangia e Stefano Zedda

Giovedì 9 ottobre, Centro culturale
Ore 10.00 - Convegno per le scuole

Giovedí 9 ottobre, Teatro Electra
Ore 17.30: Performance Teatrale "Aspettando Cappuccetto Rosso", scritto e diretto da Piera Bua con Giovanni Pilloni
Ore 18.30: Presentazione del libro "La verità imperfetta" di Giorgio Pisano

Venerdì 10 ottobre, Teatro Electra
Ore 17.30: presentazione del libro "I figli spezzati", di Michela Capone

2 commenti:

  1. Che dire maestra Enrica è sempre presente col suo spirito, col suo sguardo coinvolgendo e abbracciando tutti senza escludere nessuno. La voglia di fare scuola nel senso più culturale termine non lascia parole alla sua grandezza. Sempre e comunque con affetto e stima.
    Christian

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  2. Grazie di cuore Christian. Le parole che mi riservi sono sempre tanto generose. Ti abbraccio. Ci vediamo domani alla presentazione del corto. Voglio essere presente a sostegno del messaggio piú importante. Solo il pezzo di vita che ci conosce bambini puó darci la serenità di diventare donne e uomini capaci di stare al mondo e di accoglierne la bellezza. A chi cresce senza riferimenti stabili, e con la paura che tutto possa sgretolarsi davanti ai suoi occhi da un momento all'altro, spetta una vita in salita, e gli snodi, per altri normali passaggi, avranno l'aspetto di muri insormontabili. Per questo, io al primo posto metto sempre la serenità dei bambini. Per questo sono felice che si parli di violenza assistita e che, alle forme piú esplicite, si riesca ad affiancare quelle spesso non conosciute e non riconosciute. Grazie.

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