mercoledì 5 ottobre 2016

Cari signori dei trasporti, siamo indignati!

 
Ieri mi sarei voluta fermare sul blog per raccontarvi la bellezza e profondità di "Romanzo d'infanzia" lo spettacolo al quale abbiamo assistito al Teatro Massimo, ma purtroppo la nostra avventura in treno nella tratta Villamassargia-Cagliari ha preso il sopravvento su tutto. 
Credo che i bambini vi abbiano raccontato, io ho riferito subito alla rappresentante di classe e, di seguito, alla dirigente e all'Assessore ai trasporti.
Ciò che è avvenuto è un fatto gravissimo e merita una ricostruzione completa.
In data 19 settembre avevo avanzato formale richiesta, tramite la scuola, per l'utilizzo del treno per le nostre uscite a Cagliari del 4 e 13 ottobre. Trenitalia, con una mail a firma della Sig.ra Tumolillo, oltre ad informarci che dal 1 settembre 2016 non esiste più la tariffa agevolata per i ragazzi, ci ha comunicato l'impossibilità di riservare un vagone e ci ha informato che l'autorizzazione all'acquisto del biglietto era vincolata alla verifica della disponibilità dei posti. Con questa risposta, che mi è stata notificata dalla scuola, mi sono rivolta direttamente all'Assessorato regionale ai trasporti, dove ho segnalato, telefonicamente e per iscritto, la gravità della situazione, così che sono stata contattata direttamente dall'Assessore regionale che mi ha assicurato che la cosa si sarebbe risolta positivamente. A questo scambio, infatti, è seguita l'autorizzazione scritta al viaggio da parte di Trenitalia. Nostante questo, ieri, i bambini, dopo aver pagato un biglietto intero (il doppio rispetto all'anno scolastico precedente), hanno viaggiato in piedi, in un treno affollato e in una situazione di completa assenza di sicurezza.
I miei alunni e le loro famiglie, da tempo, conoscono la mia scelta di proporre le uscite sempre con i mezzi pubblici, non solo per una questione economica, comunque fondamentale, ma per la ferma convinzione che la scuola debba sempre proporre modelli educativi significativi, in questo caso volti a migliorare la coscienza collettiva sull'uso dei mezzi pubblici.
Per questo, desidero che sappiate, e spero di avervi ancora accanto, che la decisione è di non fermarci. Una politica capace di fare questo a dei bambini di nove anni, l'ho detto ieri e lo ripeto, dimostra di aver perso completamente di vista quali siano le cose che contano.
Pertanto, il tredici ottobre, alla stessa ora, prenderemo il nostro treno per raggiungere il Festival Tuttestorie.
Nel frattempo, riprenderemo in mano la filastrocca della rabbia giusta, che è la rabbia che ha ragione, quella che deve trovarci sempre pronti ad esprimere tutta la nostra indignazione.
É giusto che Trenitalia e l'Assessore Massimo Deiana sappiano che i nostri bambini non smetteranno di usare il treno e che ci impegneremo perché noi, ma anche tutti gli studenti, possano considerarlo il primo fra i mezzi di trasporto utile per spostarsi nel nostro Capoluogo, affrontando viaggi dignitosi.
La scuola 3.0 deve vedersi anche in queste cose, diversamente, diciamocelo, possiamo anche incantarci davanti a mega progetti, ma non saremo mai adulti credibili.

2 commenti:

  1. Non solo adulti credibili, ma essere testimonianza. Questa è l'eredità che lasciamo ai nostri figli...io ci sono.

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  2. Mi appoggio a te Enrica, sono a dir poco indignata per quanto è accaduto ieri. Non è tollerabile che accadano episodi simili. Anzichè incentivare e promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici a favore di una migliore qualità della nostra vita e formare i piu' piccoli che sono la nostra eredità.Tutti hanno diritto di viaggiare e soprattutto di farlo in piena sicurezza ancor piu' grave e non dimentichiamocelo parliamo di BAMBINI. Debora Cavalli

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